REVIEWS/INTERVIEWS FOR "GENER(H)ATE"

05.12.2012 11:13

METAL BETA : https://www.metalbeta.it/landhatealbum.html
 
Seconda demo per i catanzaresi Land of hate che ritornano conGener(h)ate,composto da cinque tracce di cui l'ultima live facente parte dela prima demo Total Devastation.Il genere proposto dai nostri e'un sano e grezzo death metal con qualche inserto di thrash,soprattutto quello teutonico,infatti non a caso mi son venuti in mente sin dal primo ascolto i Kreator dei bei tempi che furono.Delle tracce presenti segnalo la titletrack Gener(h)ate introdotta da un riff di chiaro stampo doom,per poi sfociare in una killer death metal song col bellissimo tupatupa del batterista Attila,Antination-Antiwar che mi ricorda un po'per il cantato e per le ritmiche I Sepultura di Schizophrenia e anche la conclusiva traccia live Bloodshed che ci dimostra come questi ragazzi in sede live sono un vero pugno nello stomaco,sicuramente i loro live sono devastanti per la gioia di tutti i death metal fan.
 
 
 
 
Sottolineo in modo particolare la voce del singer Marko che sforna una prova vocale di alti livelli,senza mai apparire noiosa e che ben si adatta al contesto delle canzoni.In attesa del full che spero diano alla luce il piu'presto possibile,consiglio a tutti di ascoltare questa demo e farvi prendere dal sano headbaging come ho fatto io,perche' sicuramente in futuro sentiremo ancora parlare di loro!Massimo supporto!
 
 
 
 
Lineup: Marko-vocals, Niko-guitar, Ifilien-bass, Saso-guitar, Attila-drums.
 
 
 
 
 
 
METAL DOMINATE :  https://www.metaldominate.com/review.php?id=24
 
Gener(h)ate potrebbe esser paragonato senza alcun dubbio ad una belva feroce fuggita ai propri 'carcerieri'.
Un essere degno del bestiario scenico del film (quanto mai sottovalutato) THE ISLAND OF DR.MOREAU. 
Quindi aggressivo, furioso per indole, ma scaltro e capace di controllare la propria rabbia. Come i Land Of Hate, roccioso combo calabrese che propone un old school thrash/death furioso e diretto (ma non scontato), inserendo ogni tanto mid tempos incalzanti, e rallentamenti al limite del doom. 
Senza dubbio la titletrack risulta la song più rappresentativa del mini, ma sono le successive'Antination-Antiwar'e 'Raped Years' a far davvero breccia nel mio duro cuore di recensore senza scrupoli (aha!). La registrazione dei suoni, credo volutamente retrò, drums secche e un leggero gain nella voce donan quel marciume in più alla proposta sonora dei Land of Hate, che farà sicuramente breccia nel cuore degli Sepu-aficionados.
La rabbia c'è, la voglia pure. Nell' attesa della dura prova sulla lunga distanza (Lp) vi presento: 
I Land of Hate, una ragionevole bestia senza scrupoli!
 
 
METAL RADICAL(Perù): https://www.geocities.com/metalradikal/mrz/Metalradikal_archivos_ing/revisiones/revisiones.htm
(Per leggere questa recensione copiare e incollare il link )
BAND: LAND OF HATE
COUNTRY: ITALY
TITLE: GENER(H)ATE
Shouts of Metal's Yusef give me this 5 tracks mini CD of the most brutal deathrashmetal that lately I had listened, 4 new tracks and the last one is a live track of its previous disk. Without doubts LAND OF HATE, it is a devastating band, speed death and slower and rhythmic parts with riffs thrash, everything inside a dark environment, really good. Personally I think that the first track 'Gener(h)ate' it is the best, but I can assure you that there is not bad tracks. Very good.
DISTRIBUTOR: LAND OF HATE 
RATE:  9/10
 
 
GATE OF HORROR Magazine(perù)
 
Land of Hate 'Gener(H)ate' Demo CD
Carajo! Que tal banda! Hace mucho tiempo que no escuchaba alguna banda que hiciera un Death Thrash rápido sin llegar a la monotonía y al no entendimiento de lo que tocan, Land of Hate son unos italianos que conocen muy bien su trabajo, con temas rápidos de harto mosh shock, riffs pegajosos y buenos solos de guitarra en una línea de comienzos de los noventa. El demo lo componen 4 temas grabados a fines del 2006 + un tema en vivo para un total de 17 minutos de violencia sin piedad!
www.myspace.com/landofhateband
 
 
 LIVE REPORT METAL ZONE:  https://www.metal-zone.it/index.php?option=com_sobi2&sobi2Task=sobi2Details&sobi2Id=81&Itemid=39
 
Risolti i problemi di service, la proposta di questa sera è, se possibile, ancor più di rispetto nel complesso, rispetto alla serata d'esordio. Non me ne vogliano i Fighting Warriors ma gli opener di questa sera, i messinesi Exhuman, sono di tutt'altra caratura con il loro cattivissimo death: otto pezzi di massiccio e brutale death metal suonato con una perizia esemplare da eccellenti musicisti che, se posso permettermi di far loro un appunto, prestano forse troppa attenzione alla esecuzione dei pezzi a discapito della performance che potrebbe risultare un po' freddina allo spettatore.
Tutt'altro che freddi sono, invece, i Land of Hate che in sede live risultano davvero distruttivi. I catanzaresi propongono quasi integralmente il loro mini cd 'Gener(h)ate', oltre ad un pezzo nuovo che porta il nome del gruppo ed una cover di 'Policia' dei Sepultura. Una combinazione di death/thrash caratterizzata da pesanti cambi di ritmo, compattezza sonora e ritmiche devastanti. Il drumming energico e le chitarre potenti creano un robusto muro sonoro: al resto ci pensa l'ottima voce di Marco, autore di una splendida prova, che da sfogo al suo odio e alla voglia di ribellione contro quanto di ingiusto c'è nella nostra società.
A conclusione della serata, salgono sul palco i piemontesi Arcadia autori di un metalcore trascinante e dal sound molto personale: brani complessi nella struttura eseguiti in maniera tecnicamente impeccabile da un chitarrista superlativo, un batterista instancabile ed un vocalist che può definirsi Frontman (con la F maiuscola) per la capacità di interpretazione e coinvolgimento.
Coinvolgimento, già…..peccato che quei 'fedeli metallari' presenti non abbiano apprezzato o, peggio ancora, non si siano sforzati di porre attenzione alla proposta musicale di questa ottima band disinteressandosi totalmente del concerto e dileguandosi in massa all'inizio dell'esibizione trovando evidentemente più interessante fumare una sigaretta o parlar male di una band che non stavano nemmeno ascoltando suonare per il semplice fatto che 'quel genere non gli appartiene'…a priori.
 
DALYNX: https://www.dalynx.altervista.org/sezioni/Recensioni/band/2007/land_of_hate/landofhate_it.htm
 
A giudicare dall'introduzione si prospettano già imminenti catastrofi, non appena si inizia ad ascoltare quest'ultimo sunto delle fatiche dei calabresi Land Of Hate, scandite dai suoni della paura che, resi sistematicamente sinistri con note sintetiche (probabilmente dei samples), invitano ad entrare in antri di completa negatività; un suono tenebroso e massiccio allo stesso tempo ci avvolge con le prime note. Iniziano così i vasti presagi di morte, con l'irruzione di una ritmica thrash-doom (gradevolmente caratterizzante di molte strutture, anche per quanto riguarda le successive canzoni!) scatenata poi in un violento massacro che non lascerà vittime. 
I Land Of Hate tornano in piena forma, tornano un'altra volta all'attacco con la loro miscela corrosiva e schiacciante di thrash/death che non trascura però le più svariate influenze ragionate dai cosiddetti 'skilled musicians' (come si direbbe in inglese!). La voce di Marco, sempre padrona della situazione, canta su metriche molto quadrate e concise, che aiutano a formare la compattezza generale del suono; il loro sistema di annientamento si costruisce un pò su questa rispondenza tra il cantato e le musiche.
La seconda traccia 'AntiNation-AntiWar' parte subito venata da linee blackeggianti ma poi sfocerà nella consueta pragmatica di thrash death spazza tutto; una cosa è senz' altro chiara: i Land of Hate ci portano senza esitare all'interno di un contesto musicale privo di fronzoli che punta subito all'impatto e al'sodo' della situazione, intesa come struttura della composizione musicale.
Procedendo verrete percossi dalle continue vessazioni emergenti da 'Sudden Perversion', molto ben ritmata e veloce! E qui devo dire che ho potuto trovare pane per i miei denti, dato che velocità ed impatto sono le cose che preferisco e di cui ho bisogno!
Si continua su questa linea ancora con la penultima song 'Raped Years', conforme allo stile delle altre e capace di trascinare tonnellate con la sua possenza devastante di suono. Inoltre, praticamente tutte le canzoni si presentano come un qualcosa di ben ragionato, e la loro durata non breve, ma
nemmeno troppo prolissa, permette di scorgere questi pregi.
L'ultimo pezzo presente in scaletta è una versione live di 'Bloodshed', ben registrata ed espressiva nonchè referente della loro aggressività on stage! E dopo queste premesse credo sia di buon auspicio sperare di vederli in qualche esibizione.
Complimenti ed in occa al lupo! 
 
 
ALONE MUSIC: https://www.alonemusic.it/recensionemergente.php?id=208
 
 
 
 
 
Gener(h)ate è il secondo lavoro dei catanzaresi Land Of Hate , un mini cd composto da cinque tracce, di cui l'ultima, Bloodsheed , è una versione live dell'omoniam canzone presente nel loro primo demo Total Devastation .
 
In queste tracce, dal ritmo serrato e aggressivo, i Land Of Hate propongono un thrash/death metal di stampo americano con un suono grezzo e diretto, che colpisce l'ascoltatore come un pugno nello stomaco e mi riporta alla mente le canzoni dei Sepultura.
 
Io mentre ascolto questo MCD mi lascio andare ad un furioso headbanging (infatti il mio collo ne ha risentito) e penso che in sede live queste cinque sfuriate (soprattutto la mia canzone preferita, Raped Years ), scatenino facilmente un pogo selvaggio.
 
I ragazzi sanno il fatto loro e riescono a creare un sound potente e grintoso, l'ideale per accompagnare la voce di Marko , in grado di eseguire uno scream e un growl devastanti.
 
Senza dubbio l'inserimento di una seconda chitarra ha contribuito a migliorare il sound proposto da questi ragazzi, decisamente migliorato rispetto a quello presentato nel loro primo demo, e valorizzato anche da una buona produzione.
 
Davvero ottima questa nuova fatica dei Land Of Hate, spero che il loro primo full-lenght sia altrettanto valido, in ogni caso hanno il mio supporto, in bocca al lupo ragazzi, continuate a sfogare la vostra rabbia nei confronti della società!
 
 
BEOWOLF(america): https://www.beowolfproductions.com/MusicReviewsFeb07.html
 
 
LAND OF HATE - GENER(H)ATE
(5 track CD) Self Released
This five piece out of Italy hits you smack in the face with their brand of Death Metal violence. They combine many elements of both Death Metal & Thrash metal music, but with Death Metal more dominate of the two. Themusic comes fast & is relentless. It plows you over & repeatedly stomps the shit out of you. They toss in some grooves here & there to mix things up a bit, but it doesn't last long. I liked how they did this a lot, be cause you a quick chance to catch your breath & then back to the madness. The vocals are done in a mid ranged Death growl style with some more groggy higher ones mixed in. One of the best newer Death metal bands I've heard come out of Italy in awhile!!!
LANDOFHATE@libero.it / < B>www.LANDOFHATE.tk
 
 
METALZONE: https://www.metal-zone.it/index.php?option=com_sobi2&sobi2Task=sobi2Details&sobi2Id=270&Itemid=39
 
Nuovo lavoro per i catanzaresi Land Of Hate che danno alla luce 'Gener(H)ate', un mini cd di cinque tracce (la conclusiva delle quali è una live version della opener del loro precedente disco).
Lo stile è un'interessante miscela di death/thrash e doom: le quattro tracce sono rese piacevoli dalla varietà che le caratterizza senza però perdere per strada compattezza sonora e ritmiche tipiche del genere proposto.
Particolarmente riusciti pezzi quali 'AntiNation-AntiWar' e 'Raped Years' che in sede live suoneranno estremamente distruttive! 'Gener(h)ate' è devastante nei suoi pesanti cambi di ritmo che riportano la mente indietro nel tempo ai primi Sepultura. Da segnalare, infine, un meraviglio riff 'alla Pantera' nella parte centrale di 'Sudden perversion'.
La produzione funziona bene e la prova tecnica dei ragazzi è molto buona: drumming potente e chitarre autorevoli cooperano non poco nel creare un robusto muro di suono a sostegno di un'ottima e cattivissima voce.
Che dire di più? Li attendiamo sulla lunga distanza sperando che confermino le ottime premesse.
 
 
BENZOWORLD: https://benzoworld.com/v3/demo.php?id=620
 
Nuovo lavoro per i catanzaresi Land Of Hate, che dopo il precedente EP danno alla luce questo 'Gener(H)ate', ovvero un mini di cinque tracce (la conclusiva delle quali è la versione live di 'Bloodshed', opener del loro precedente lavoro). Lo stile è all'incirca lo stesso con il quale i nostri si sono proposti tempo fa al pubblico, ovvero un'interessante miscela di death/thrash e doom, anche se i miglioramenti rispetto al passato ci sono stati e si sentono. L'esperienza accumulata e la tenacia dei nostri hanno fatto si che uscissero fuori quattro tracce che godono di una buona dose di varietà in più rispetto al precedente materiale pur non rinunciando alla loro tipica compattezza, sfruttando andamenti funerei alternati ad improvvise sfuriate per farne la loro forza motore. Ritmiche minimali e a volte molto groovy accompagnate da un buon lavoro alle chitarre, ci accompagneranno per tutti i nuovi quattro pezzi, con qualche velato riferimento qua e là a gente come Sepultura, The Crown e al thrash glorioso degli eighties, riferimenti che troveranno spesso a confrontarsi con compatti inserti doom. Particolarmente apprezzabili sono risultati essere pezzi quali 'AntiNation - AntiWar' e la conclusiva 'Raped Years', ovvero i classici pezzi che in sede live avranno potenziale distruttivo da vendere, con alternanze e sfuriate varie che difficilmente riusciranno a farvi trattenere il capoccione. La prova tecnica dei nostri è decisamente accettabile, e per le necessità che si sono prefissati opera in modo davvero funzionale e matematico. La produzione a cura di Gianluca Molè e dei suoi Sound Farm Studio funziona anch'essa piuttosto bene, rendendo il suono generale quadrato e compatto, anche se magari in qualche frangente le chitarre risultano un po' sature di suoni, il che va alla grande nei frangenti più 'doomish' ma nelle sfuriate tende lievemente ad amalgamare il suono, anche se alla fine il problema non risulta essere poi così eccessivamente rilevante.
Ulteriore simbolo di una realtà underground in tumulto, i nostrani Land Of Hate hanno dato vita a del materiale piuttosto sostanzioso che lascia ben sperare per il futuro. Ora l'unica cosa che resta da fare è aspettare il grande passo; nell'attesa, questo mini cd è capacissimo di soddisfare gran parte delle nostre esigenze di veemenza musicale. 
 
 
 
 
 
death doom productions(england): https://blog.myspace.com/index.cfm?fuseaction=blog.view&friendID=215643488&blogID=336443808
 
 
 
 
LAND OF HATE
'Gener(H)ate'
Sporting some seriously heavy Industrial undertones, Death Metallers Land Of Hate are a no hold barred thrill ride of pure adreneline and sheer aggression. To be honest their style is pretty generic save for the undertones, but its a decent stab at a truly brutal EP. Land OF Hate have a pretty catchy sound but never really seem to raise any pulses with what they manage to churn out, and whilst 'Gener(H)ate' is in no way a bad EP, I do find it hard to truly get into a band whose sound and style has been done over and over again. However this is a decent CD and I would recommend a listen, there are some good solo's and alot of technical ability to feast upon and I'm certain alot of folk will enjoy!
 
 
METALEMPIRE: https://www.metal-empire.it/modules.php?name=Reviews&rop=showcontent&id=853
 
Secondo lavoro in studio per i catanzaresi Land Of Hate, band nata (cito la bio) 'dal bisogno di dare libero sfogo all'opposizione nei confronti del sistema sociale scagliandosi contro con violenza e rabbia'. Beh, missione compiuta.
Gener(h)ate oltre ad essere un gran bel dischetto di Thrash/Death, trasuda incazzatura allo stato brado. Il risultato è un ottimo MCD, ben suonato e molto ben prodotto (la mano di Gianluca Molè, Glacial Fear, si sente eccome).
Si parte a razzo con la title-track, che al contrario di quanto faccia pensare l'inizio caratterizzato da uno spettacolare mid-tempo spaccacollo, si trasforma in un niente in una classica Killing Track da pogo selvaggio. Segue quello che è il mio pezzo preferito di questo lavoro, AntiNation - AntiWar: ritmiche serrate, riff-working tagliente ed il lavoro vocale di Marco a dir poco ottimo. Costruito bene, arrangiato meglio: insomma un gran pezzo! Le restanti Sudden Perversion e Raped Years proseguono, come si intuisce facilmente, il discorso intrapreso dalla band calabra: sound americaneggiante, che tradotto in parole povere vuol dire zero spazio alla melodia ed un costante attacco su ogni fronte. A chiudere questo MCD, una bonus-track Live, Bloodshed, in cui i Land Of Hate ci fanno capire anche che non perdono nulla della loro potenza nemmeno sul palco.
Piacevolissima sorpresa di fine/inizio anno questo prodotto made in Calabria. A mio avviso i Land Of Hate sono una band che decisamente merita. Spero che non mollino la strada intrapresa e perdurino nel portare avanti questo tipo di discorso, che di risultati, e buoni anche, ne può portare. Decisamente promossi.
 
 
 
BENZOWORLD live report : https://www.benzoworld.com/v3/liveReport.php?id=172
 
 
Se la scena metal del sud Italia sta raggiungendo dimensioni notevoli, quella della Calabria è più viva che mai… È con immenso piacere che mi rendo conto che qualcosa comincia a muoversi in modo piuttosto veloce e dinamico e ne è la dimostrazione concreta l'affluenza che caratterizza questa prima edizione del Calabrian Metal Inferno! Una folla inaspettata dagli stessi organizzatori, riempie la grande pista della discoteca 'Sesto Senso' di Catanzaro. Si respira un'aria heavy che da tempo non si sentiva in queste sperdute lande. Un ottimo palco, con un back line notevole lascia immaginare che la serata non sarà per niente tranquilla e alle 22.30 hanno inizio le danze.
Sono i crotonesi Acrylate ad accendere l'interruttore della serata con un heavy metal non del tutto definito. Come sempre i primi gruppi servono da rodaggio per l'impianto, e un po' per il suono, un po' per il poco coinvolgimento generale, il pubblico sembra starsene un po' sulle sue. Comunque una prestazione accettabile e senza errori grossolani. In rapida successione tocca ai Metal Detector di Cosenza salire sul palco, con l'audio che comincia a prendere una forma migliore, per fortuna; i nostri con un heavy metal classico cominciano a far muovere le teste lungocrinite dei presenti. E' il momento poi dei catanzaresi Land of Hate, che giocano in casa, e grazie al genere proposto e una cover dei Sepultura cominciano a buttare benzina sul fuoco, coinvolgendo il pubblico alla grande! Si passa alla sponda tirrenica con i vibonesi Shadow of Soul, la qualità dell'audio continua ad alzarsi per la felicità delle nostre orecchie. I quattro sfoggiano i pezzi del loro ultimo demo e lo fanno in maniera impeccabile e precisa. Attraversiamo lo stretto per vedere sul palco i messinesi Exhuman, che propongono un black-death tecnico di matrice nord europea. Si notano subito le loro capacità tecniche, soprattutto quelle del cantante/bassista, ma purtroppo per colpa del genere troppo estremo l'impianto penalizza un po' questi ragazzi che comunque fanno una bella figura in quanto a presenza e, come ho detto prima, tecnica. Un po' di pausa per gli ormai frastornati timpani, ed ecco l'entrata in scena dei Veneregrida di Reggio Calabria, i quali si presentano sul palco con tanto di scenografia, e grazie anche al fatto che come batteria hanno delle basi il suono ritorna ad ottimi livelli. Anche la loro prestazione è ottima, con un genere proposto molto personale e contaminato. Ed ecco finalmente la chicca della serata, con il ritorno dopo un po' di assenza sui palchi dei catanzaresi Glacial Fear. La serata coincide con la presentazione del nuovo disco 'Filthy Planet', il quale viene suonato per intero e devo dire che l'intera serata ne ha davvero risentito! Il pubblico sembra impazzito, il pogo la fa da padrona nella parte sottostante al palco e la gente è veramente soddisfatta. Quando poi i nostri sfoggiano classici come 'Delta 9', dei quali tutti sono a conoscenza, il coinvolgimento è alle stelle e alla fine si gridava al bis, il quale è arrivato per la gioia di tutti. In definitiva un'ottima serata che porta un po' di campanilismo nel cuore di tutti, e ci fa riflettere sul fatto che ci si può divertire tantissimo anche ai concerti dei gruppi tricolore e non solo a quelli dei nostri amici d'oltreoceano! 
 
 
 
 
 
 
BIRA(turchia): https://www.bira.gen.tr/bira.asp?ID=10743
 
 
 
 
 
--talyan yeni nesil thrash metalci gençler paralar--n-- ve emeklerini denkle--tirip 4 parçal--k bir demo kaydetmi-- bir adet de konser performans-- ekleyip kendi imkanlar-- ile de co--altm----lar.
Bir kankan--n önermesi ile edindim demoyu ve cok seckin cok özgün bir hadise olmad------n-- farketti--im halde gayet de be--endim adamlar-- özellikle de altyap--s--n--.
Henüz yeralt-- bir grup olmas--na ra--men oldukca klas bir sound söz konusu demoda, e--er --ark-- adeti fazla olsayd-- ve kayda biraz daha yüklenselerdi pekala bir albüm format--nda da bu --ark--lar-- yay--nlayabilirlerdi. E--er Max Cavalera önderli--indeki Soulfly türü gruplarda varsan--z bu grubu da tavsiye ediyoruz.
 
Grubun --u anda kadrosu
Marko - Vokal
Saso - Gitar
Niko - Gitar
Ifilien - Bass Gitar
Attila - Davul
 
Demodaki parçalar:
 
1.Gener(h)ate
2.Antination Antiwar
3.Sudden Perversion
4.Raped Years
5.Bloodshed (Konser Yorumu)
 
--lk --ark--da yani demoya da ad--n-- veren Gener(h)ate giri--inde biraz acemice haz--rlanm---- bir intro söz konusu,eski Türk filmlerindeki orglar--n tonuna benzer bir hadise var ard--ndan a----r bir tempo ile parça giriyor.
Kan--mca konserde de aç--l---- parças-- budur zira bi noktadan sonra sert ama basit bir gitar rifi ile ortal--k pekala kar----abilir mekanda.
Vokallerde Max Cavalera etkisi cok fazla var Marko arkada----m--z--n biraz daha bu i--lere bakmas-- biraz da kendi cizgisini cizmesi --art o--lu --art diye dü--ünmekteyim.
 
'Antination Antiwar' bu cd deki en ruhlu --ark--. Arada kendini gösteren hayvansal vokaller --ark--y-- cok lezzetli k--lm---- tam da altyap--daki cift kroslar da devreye girdi--i vakit oldukca adrenalin dolu bir i-- c--km---- ortaya.
 
'Sudden Perversion' demodaki en eski toprak --ark--lardan, hatta parçada e--ine benzerine say--s--z kereler rastlad------m--z gaz ama ba--ka da bir özellik ta----mayan Avrupa thrash metal gruplar--ndaki bir ruh var,aralarda yükselen metronom ile yenilen onca pizzadan gelen enerjinin nerelerde dökülüp sac--ld------na da --ahit oluyoruz..
 
Demoda giri--indeki davul numaras-- ile nedense Territory i an--msatan son stüdyo --ark--s-- ise ' Raped Years ' olmakta.
Oldukca k--z----m---- gitar riffleri  var tüm --ark--da, solistin bu parçada amortiden gösterdi--i ba--ar--l-- performans-- da göz ard-- edemeyiz tabiii.
 
Grubun konser performans-- hakk--nda bilgi sahibi oldu--umuz --ark-- da Bloodshed adl-- çal----ma. San--r--m mekanda fazla seyirci yok ama adamlar t--ka basa dolu bir mekandaym---- gibi cinnet raddesinde cal--p ellerinden geleni ard--na koymam----lar. Demo kayd--nda pek de varl--k göstermeyen bass gitarist arkada-- ise konserde resmen döktürmü--, helal olsun.
 
 
 
SHAPELESS ZINE: https://www.shapelesszine.com/recedemo/landofhate-generhate.htm
 
Ed Ed eccomi qua, nemmeno un anno dopo avere recensito il precedente 'Total Devastation', alle prese con un nuovo lavoro dei calabresi Land of Hate.
Il gruppo nasce nel 2005 a Catanzaro e, dopo un anno, registra subito il primo demo, 'Total Devastation', che a detta della band, è riuscito a girare nell'underground anche in Polonia, Filippine, Russia, Brasile e Germania.
Poco dopo il gruppo recluta un nuovo chitarrista e in estate registra anche un DVD live assieme agli amici Zora, dal titolo 'Total Massacre'.
Fino a che, alla fine del 2006, la band non torna in studio per registrare questo 'Gener(H)ate'.
Incredibile come in nemmeno un anno il gruppo abbia avuto un miglioramento così marcato: oltre al livello tecnico, che è migliorato molto (senza esagerare, ma non fa parte dell'attitudine del gruppo) finalmente sono riusciti a tirar fuori quello che gia volevano nel primo demo, cioè un thrash death grezzo e minimale, perfetto per dare libero sfogo alla loro rabbia.
Nel precedente demo avevo trovato il difetto della prolissità dei pezzi, che unita ad una scarsa varietà portava poco tiro generale, mentre in questo demo già dalla prima canzone veniamo travolti da una scarica di thrash death che sembra uscita direttamente dalla fine degli anni 80, con tanto di growl riverberato!
Possessed, Kreator, Cancer, Venom…questi sono alcuni dei gruppi che vengono in mente al primo ascolto, e sembra proprio che il demo sia uscito in quegli anni.
Onestamente non ho trovato queste sfumature che riallacciano al doom come dicono nella bio, ma va bene così perché è proprio in velocità che il gruppo diventa un tritacarne.
Il groove si fa sentire di più nella ultima traccia, in cui il cantante esplora anche frequenze più basse, trasformandola in una canzone più death metal.
Un netto miglioramento si sente anche in fase di produzione, sicuramente molto 'retrò' ma allo stesso tempo nitida, con tutti gli strumenti che riescono a ritagliarsi il proprio spazio, e anche l'esecuzione tecnica generale è sicuramente di livello giusto, senza particolari picchi ma perfetta per il contesto.
Insomma, demo promosso a pieni voti per un gruppo che sicuramente ha raggiunto il suo obbiettivo e ha trovato la sua identità.
Di certo in questo caso è inutile cercare innovazioni, finezze tecniche, arrangiamenti sopraffini…niente di tutto ciò, solo musica grezza e minimale, sparata in faccia con rabbia.
E' questo che il gruppo vuole, no? E allora possiamo dire che c'è riuscito. 
(DanieleDNR - Aprile 2007) 
Voto: 7,5 
 
 
metalwave:  https://www.metalwave.it/viewrece.php?id=1037
 
Senza dubbio 'Gener(H)ate', secondo lavoro dei Land of Hate, rappresenta un deciso passo in avanti rispetto alla loro prima fatica d'esordio 'Total Devastation' (2006).
La formazione calabrese nata dalle ceneri di altri gruppi locali, aumenta dopo la prima demo, il suo numero con l'ingresso di Saso, passando cosi da quartetto a quintetto con l'aggiunta di una nuova chitarra. Questo non può che portare anche ad un evoluzione del sound. I tratti che delineano i caratteri principali di questa band passano per tematiche molto forti come l'opposizione alla realtà sociale in cui viviamo, il sound proposto invece è caratterizzato sempre da un thrash/death rabbioso, linee melodiche piuttosto grezze come parte strumentale, ritmiche minimali farcite di groovy con un buon utilizzo da parte di chitarre e batteria e dalla voce alternata tra scream e growl di Marko. Il tutto viene poi integrato da sfumature doom e alcune venature black.
Ce dunque un bel repertorio, una miscela tra diversi generi che non è facile amalgamare, ma in questo senso i Land Of Hate hanno lavorato riuscendo ad ottenere un risultato sorprendente.
Dopo una fase di assestamento, alla fine del 2006 giungono a produrre il loro nuovo album dal titolo 'Gener(H)ate'. Si tratta di un mini cd realizzato nella Sound Farm Studio composto da cinque tracce, di cui l'ultima è una live version risalente al loro album d'esordio.
L'opera in generale è resa sostanzialmente piacevole dalla varietà di sound e mescolanze presenti all'interno delle tracce. Riescono nel tentativo di non disperdere la loro qualità principe ovvero la compattezza sonora, nonché quelle ritmiche tipiche date dal genere proposto.
L'opening track è Gener(H)ate, dal titolo omonimo dell'album, ed è subito devastazione. Una traccia giocata su ritmiche molto veloci, che viene accompagnata da mid tempo spezzacollo stile Sepultura, un primo pezzo da paura che fa subito breccia nell'ascoltatore, come pure la prestazione del vocalist che tende a rendere il tutto ancora più tetro e distruttivo.
Il secondo passo è dato da AntiNation-AntiWar una traccia caratterizzata da un insolita venatura black presente almeno inizialmente, per poi esplodere nel thrash/death. In questa seconda traccia si dispiega magistralmente il repertorio del gruppo passando tra ritmiche serrate, una batteria potente che ben si adatta al contesto, da continui riff taglienti, nonché dalla solita prorompente voce di Marko. Senza dubbio un pezzo che può fare furori nei live.
La terza traccia 'Sudden Perversion' prosegue su ritmiche potenti e aggressive. Un sound che non concede tregua, ne lascia spazio alla melodia. Vicino al brutal death in particolare nel settore centrale del pezzo. Anche questa una traccia nel quale non si può evitare l'head banging. La quarta fatica è data da 'Raped Years' una traccia assolutamente conforme alle altre e che come ritmo e potenza di suono non ha nulla da invidiare alle precedenti. Si associa a 'Sudden Perversion' per via di influenze particolarmente brutali, denotando inoltre un ottimo lavoro di costruzione e combinazione ritmica tra basso, batteria e chitarre.
L'ultimo brano presente a conclusione di questo mini CD è dato invece da una versione live di 'Bloodshed', ottima qualità audio e video, nel quale spiccano con grande veemenza e aggressività, le capacità del gruppo in scena su un palco.
Senza dubbio i miglioramenti sono stati tanti sotto ogni profilo, dalla registrazione decisamente migliorata rispetto all'album precedente, troppo penalizzato in questo senso, alle varie combinazioni in stile death, trash e doom con venature black portate continuamente quasi su ogni pezzo. Dalla voce del cantante, alle abilità messe in mostra dal resto del gruppo. Da un songwriting ragionato e più in generale dalla costruzione di pezzi che sembrano essere ben contemplati.
Insomma ce tanta sostanza in questo nuovo prodotto. Ma in 'Gener(H)ate' la qualità migliore da riscontrare è data dall'architettura realizzata a sostegno della potente voce. Una creazione non certo facile, ma che ha prodotto i suoi buoni frutti. Infatti oltre ad una tecnica invidiabile Niko, Ifilien, Saso e Attila riescono a compattare il suono, in grado di erigere una potente barriera, attorno alla prestazione della potentissima voce.
Da notare poi come tutti i pezzi esaltino una certà aggressività nell'ambiente circostante riuscendo a trasmettere una carica adrenalinica ed emotiva tale da esaltare il pubblico o comunque il diretto ascoltatore.
Come dunque avevo iniziato, cosi concludo. Bel lavoro da parte dei ragazzi di Catanzaro, questo album rappresenta un grosso passo in avanti, una via che potrà spalancare le porte a lavori futuri ancora più maturi. 
 
 
live report zora-land of hate 2006 benzoworld : https://www.benzoworld.com/v3/liveReport.php?id=72
 
ZORA + LAND OF HATE
Ex-Campetti da tennis – Commenda di Rende (CS)
17 marzo 2006
 
Serata all'insegna del lato estremo del metal, come ultimamente capita sempre più spesso in questa zona, quella di venerdì 17 marzo agli ex-campetti da tennis di Commenda (CS), che ha visto come protagonisti Zora e Land Of Hate. Le danze si aprono intorno alle 22.30 e a dare il via alla serata spetta ai Land Of Hate , che ci propongono un thrash/death con qualche venatura doom presente qua e là. La proposta sembra particolarmente azzeccata e riesce a rendere più di quanto ci si potesse aspettare in sede live, coinvolgendo sin da subito buona parte dei (non numerosissimi) presenti. Esibizione breve (solo quattro pezzi in scaletta…), ma molto gradevole quindi quella dei L.O.H., che hanno svolto più che egregiamente quel compito infame qual è quello di aprire una serata, e che ci lasciano con un omaggio ai Sepultura, riproponendoci 'Policia' come pezzo conclusivo.
Terminati i loro pezzi e salutati i presenti, i L.O.H. lasciano il palco agli Zora, i brutallers di Vibo Valentia. Qualche lungo momento per regolare al meglio la strumentazione e i nostri iniziano con la loro ormai tipica precisione chirurgica di esecuzione a proporre ai presenti tutti i loro classici, continuando il lavoro di riscaldamento del pubblico che già i L.O.H. avevano iniziato, riuscendo a creare un bel po' di movimento sotto al palchetto (ne è la prova il fatto che le transenne che dividevano i presenti dai gruppi si muovevano come dei panni al vento...). Precisione chirurgica quella degli Zora che non lascia molto spazio a coreografie varie; i nostri sputano in faccia i loro pezzi stando praticamente immobili, ma riuscendo ad esprimere la solita 'violenza musicale' che, chi ha avuto modo di ascoltare i loro demo, conosce più che bene. In sintesi un evento metal davvero gradevole, e vi assicuro che fino a pochissimo tempo fa era un qualcosa di abbastanza raro da queste zone; comunque questa serata è segno tangibile che fortunatamente qualcosa si sta finalmente muovendo anche da noi. (Behemoth)
 
 
 
PEST WEB ZINE: https://www.pest-webzine.tk/%20(review (review may 2008)
 
 
Land Of Hate is an Italian band formed in 2005 with the aim of creating massive thrash death metal in the old school way, without any compromises or 'new' touches. They ahve already released a MCD before this one, which I don't know how was received, but normally a second release should be a step forward for any band, from all points of view. For my shame, I've never heard of the band before I got this CD although they have received numerous reviews and interviews during those 3 years of existence and are distributed by multiple labels all over the world. Well, I'm glad I have the chance to know them now. As I was saying 'Gener(H)ate' is their second MCD, a 5 tracks effort that lasts for a bit more than 16 minutes. It is massive thrash death what we're dealing with here, powerful music with lots of enjoyable rhythms, nothing spectacular but quite catchy if you're into the 90's thrash death movement. The tempo is fast and aggressive overall, the sound is a pretty good one, the music is not boring at all, so here are the ingredients you should keep in mind and give this band a listen. The MCD will be licenced and distributed in many countries so there's a big chance you'll find it in your local mailorder. As a conclusion, good job, Land Of Hate.
 
 
 
INFERNAL CRUSADE: https://www.infernalcrusade.com/SIL/landofhate.html
 
L'ultimo lavoro dei Land Of Hate, 'Gener(h)ate', appare fin dalla prima traccia, che è la title-track, aggressivo e tagliente con uno stile che tende ad un thrash/death miscelato ad alcuni tratti di doom, insomma un sound decisamente massiccio e tenebroso che ci avvolge fin dalle primissime note. Ottima registrazione e ottima preparazione da parte di ogni singolo membro, in particolare del vocalist Marco che è sempre pronto ad affrontare ogni situazione, cantando su metriche molto complesse e serrate che contibuiscono alla formazione generale del suono. In sintesi l'obbiettivo dei Land Of Hate è quello di portarci subito al sodo della situazione, compositivamente parlando. Uno dei brani che ha stimolato di più la mia curiosità è stato 'Generhate' anche se l'intro onestamente non mi ha coinvolto piu di tanto... ma per fortuna subito dopo di esso, ecco l'irruzione di una ritmica doom che mi ha subito entusiasmato. Nell'ultima traccia 'Bloodshed (live)' assistiamo anche alla performance della band on stage: si tratta infatti di una traccia ben registrata ed espressiva.
Detto ciò speriamo di vederli presto in qualche esibizione live. 
 
 
 
 
INTERVIEWS
 
 
SPECIALE ZOMBIE METAL FEST 4(INTERVISTA+VIDEO) :
 
https://www.youtube.com/watch?v=LhxxyTp100w
 
 
BEOWOLF: https://www.beowolfproductions.com/LandOfHateInterview.html
 
 
 
metallo-brutallo: https://digilander.libero.it/metallobrutallo/loh.html
 
 
 
metal-empire: https://www.metal-empire.it/modules.php?name=News&file=article&sid=941
 
 
benzoworld : https://benzoworld.com/v3/intervista.php?id=388
 
 
metal-beta : https://www.metalbeta.it/landofhateinterv.html
 
 
explosioncerebralzine:   https://www.explosioncerebralzine.tk/
 
 
INTERVISTA: https://blog.myspace.com/index.cfm?fuseaction=blog.view&friendID=163986618&blogID=371700525